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Nuovo direttivo ECTP-CEU 2021-2025

Atene, 5 novembre 2021. Nel corso dell’Assemblea generale autunnale dell’ECTP-CEU – Consiglio europeo degli urbanisti è stato eletto il nuovo direttivo (ExCo – Executive Committee) che sarà in carica per i prossimi quattro anni fino all’autunno 2025.  A fronte di otto candidature pervenute nei mesi scorsi, il direttivo uscente, considerando il grande lavoro che aspetta gli organi direttivi nel prossimo futuro, aveva proposto di allargare il numero di componenti da sei a otto persone. In questo modo si intendeva dare la possibilità di valorizzare tutti i colleghi che si erano messi a disposizione. La modalità di elezione, per preferenze individuali, consentiva comunque ai delegati di esprimersi in merito alle singole candidature.  Al termine delle operazioni risultavano eletti tutti i candidati con un’ampia maggioranza dei voti di ben oltre l’80% delle preferenze. Il nuovo direttivo si è quindi riunito in una seduta costituente per elaborare una proposta di assegnazione delle cariche statutarie del presidente, vicepresidente, segretario generale e tesoriere. A norma di regolamento, dopo due anni si invertono i ruoli di presidente e vicepresidente. La proposta è stata sottoposta all’Assemblea generale che l’ha approvata con il 93% dei voti. Il nuovo organigramma è il seguente:  Janet Askew, RTPI (Royal Town Planning Institute, Regno Unito), nel ruolo di presidente; Markus Hedorfer, ASSURB (Italia), nel ruolo di vicepresdiente; Chantal Guillet, SFU (Société Française des Urbanistes), nel ruolo di segretario generale; Gerhard Vittinghoff, bAIK (Bundeskammer der ZiviltechnikerInnen, Camera federale dei tecnici civili, Austria), nel ruolo di tesoriere; Vladan Đokić, UUS (Udruženje urbanista Srbije, Associazione degli urbanisti di Serbia), che continuerà nel suo ruolo di coordinatore dello Young Planners Workshop; Martin Baloga, ZUUPS (Združenie pre urbanizmus a územné plánovanie na Slovensku, Associazione di urbanistica e pianificazione territoriale in Slovacchia); Kent Håkull, FKP (Forum for Kommunal Planlegging, Forum per la pianificazione comunale, Norvegia); Catherine Vilquin, CUB (Chambre des Urbanistes de Belgique). Essendo l’ECTP-CEU un’associazione di diritto belga, la nuova composizione del direttivo comporta una modifica statutaria che dovrà essere pubblicata sul Moniteur Belge, la gazzetta ufficiale belga. La pubblicazione è prevista per dicembre.  Qui di seguito le “lettere di motivazione” con cui gli otto candidati si erano presentati alle elezioni di fronte all’Assemblea generale:  Janet Askew; Markus Hedorfer; Chantal Guillet; Gerhard Vittinghoff; Vladan Đokić; Martin Baloga; Kent Håkull; Catherine Vilquin.

Atene, 5 novembre 2021. Nel corso dell’Assemblea generale autunnale dell’ECTP-CEU – Consiglio europeo degli urbanisti è stato eletto il nuovo direttivo (ExCo – Executive Committee) che sarà in carica per i prossimi quattro anni fino all’autunno 2025. A fronte di otto candidature pervenute nei mesi scorsi, il direttivo uscente, considerando il grande lavoro che aspetta gli organi direttivi nel prossimo futuro, aveva proposto di allargare il numero di componenti da sei a otto persone. In questo modo si intendeva dare la possibilità di valorizzare tutti i colleghi che si erano messi a disposizione. La modalità di elezione, per preferenze individuali, consentiva comunque ai delegati di esprimersi in merito alle singole candidature.

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Green, Greening, Greenwashing online su YouTube

Venezia, 16 settembre 2021. Lo scorso 15 e 16 settembre si è tenuta la quinta edizione della manifestazione Urbanpromo Green, in modalità interamente online. L’ASSURB ha partecipato organizzando una propria sessione intitolata Green, Greening, Greenwashing, a cui hanno partecipato, in qualità di relatori invitati, Alessandro Calzavara, past president dell’ASSURB dal 2010 al 2019, Vula Tsetsi, urbanista, segretario generale del gruppo dei Verdi/ALE al Parlamento europeo, Stefano Soriani, professore di geografia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Marco Zecchinato, ex segretario generale dell’ASSURB e attuale consigliere regionale del Veneto, Markus Hedorfer, attuale presidente ASSURB, Michele Usuelli, medico, consigliere regionale della Lombardia, Gianluca Squeo, urbanista, dirigente dell’amministrazione provinciale di Bolzano, e Gianfranco Brambilla, medico, Istituto superiore di sanità.   Tutte le sessioni di Urbanpromo Green sono state registrate e messe a disposizione del pubblico sul canale YouTube di Urbanpromo, tra cui chiaramente anche la nostra sessione Green, Greening, Greenwashing, che può essere visualizzata anche qui, direttamente su questa pagina. La registrazione dura 3 ore e 5 minuti ed è organizzata in sette interventi individuali preceduta da una breve introduzione da parte di Alessandro Calzavara, che poi ha condotto la discussione durante tutta la durata della sessione.  Per chi volesse saltare direttamente a uno degli interventi — cosa ovviamente fortemente sconsigliata — qui i minuti: Calzavara 2′ 30″; Tsetsi 7′ 10″; Soriani 40′ 30″; Zecchinato 1h 2′ 25″; Hedorfer 1h 27′ 40″; Usuelli 1h 52′ 55″; Squeo 2h 16′ 55″; Brambilla 2h 36′ 30″.  Collegamenti: Pagina web di Urbanpromo Green Pagina web del programma della sessione Green, Greening, Greenwashing Canale YouTube di Urbanpromo Video YouTube della sessione Green, Greening, Greenwashing

Venezia, 16 settembre 2021. Lo scorso 15 e 16 settembre si è tenuta la quinta edizione della manifestazione Urbanpromo Green, in modalità interamente online. L’ASSURB ha partecipato organizzando una propria sessione intitolata Green, Greening, Greenwashing, a cui hanno partecipato, in qualità di relatori invitati, Alessandro Calzavara, past president dell’ASSURB dal 2010 al 2019, Vula Tsetsi, urbanista, segretario generale del gruppo dei Verdi/ALE al Parlamento europeo, Stefano Soriani, professore di geografia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Marco Zecchinato, ex segretario generale dell’ASSURB e attuale consigliere regionale del Veneto, Markus Hedorfer, attuale presidente ASSURB, Michele Usuelli, medico, consigliere regionale della Lombardia, Gianluca Squeo, urbanista, dirigente dell’amministrazione provinciale di Bolzano, e Gianfranco Brambilla, medico, Istituto superiore di sanità.

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Green, Greening, Greenwashing

Il 15 e il 16 settembre 2021 si terrà la manifestazione Urbanpromo Green, in formula completamente online, come già l’anno scorso.  Quest’anno, l’ASSURB è di nuovo tra gli organizzatori di Urbanpromo Green con una propria sessione parallela — Green, Greening, Greenwashing nella mattinata della seconda giornata — in cui parleremo dell’azione “verde” nelle sue tre diverse manifestazioni: profonde trasformazioni culturali (green); interventi mitigativi e compensativi (greening); interventi di facciata (greenwashing).  Per ogni sessione di Urbanpromo seguita per intero l'Ordine degli APPC conferisce 3 CFP (crediti formativi professionali) a chi si iscrive, prima dell’inizio della sessione, attraverso il sito di Urbanpromo: https://urbanpromo.it/2021/urbanpromo-green/partecipare.

Il 15 e il 16 settembre 2021 si terrà la manifestazione Urbanpromo Green, in formula completamente online, come già l’anno scorso. Quest’anno, l’ASSURB è di nuovo tra gli organizzatori con una propria sessione parallela — Green, Greening, Greenwashing nella mattinata della seconda giornata — in cui parleremo dell’azione “verde” nelle sue tre diverse manifestazioni: profonde trasformazioni culturali (green); interventi mitigativi e compensativi (greening); interventi di facciata (greenwashing).

Per ogni sessione di Urbanpromo seguita per intero l'Ordine degli APPC conferisce 3 CFP (crediti formativi professionali) a chi si iscrive, prima dell’inizio della sessione, attraverso il sito di Urbanpromo: https://urbanpromo.it/2021/urbanpromo-green/partecipare. Consigliamo di seguire, nella prima giornata, la sessione plenaria di apertura, la sessione City & Food, organizzata dall’Università IUAV di Venezia, e, nella seconda giornata, naturalmente la nostra sessione Green, Greening, Greenwashing e la sessione plenaria di chiusura.

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Lauree abilitanti: le proposte di emendamenti dell’ASSURB

Come avevamo già scritto a dicembre 2020 in un nostro articolo qui sul sito web dell’ASSURB, attualmente è in discussione un disegno di legge (DdL) per rendere talune lauree — tra cui la nostra — abilitanti all’esercizio della professione, senza più sostenere un esame di Stato dopo la laurea.  Il DdL, di iniziativa governativa, era stato presentato alla Camera dei deputati il 27 ottobre 2020. Dopo un primo breve passaggio in Commissione Bilancio il 25 novembre, il vero esame nelle commissioni parlamentari è iniziato nella primavera 2021. Le commissioni Cultura e Giustizia — commissioni “referenti”, vale a dire quelle a cui è stato affidato il compito principale dell’esame — si sono riunite due volte ad aprile, limitandosi a decidere a quali soggetti portatori d’interesse chiedere specifici contributi scritti.  Anche all’ASSURB è stato chiesto un contributo scritto, che è stato inviato alle due commissioni referenti il 30 aprile e che consisteva in un corposo emendamento e una relazione illustrativa delle criticità rilevate e delle soluzioni proposte.  L’esame è poi proseguito nel corso di ulteriori tre riunioni delle due commissioni, in seduta comune, il 15, 17 e 22 giugno, durante le quali sono stati valutati i contributi scritti pervenuti nonché gli emendamenti proposti. Diverse altre commissioni hanno espresso i propri pareri consultivi nello stesso periodo.  Il nostro emendamento è stato respinto. Ma riteniamo che alcune delle nostre segnalazioni abbiano comunque prodotto, seppur in modo lieve e non pienamente soddisfacente, un qualche effetto migliorativo, soprattutto per quanto riguarda il ruolo dei consigli nazionali degli ordini come unici soggetti deputati a proporre la trasformazione in abilitanti delle lauree per le quali attualmente è richiesto il superamento di uno specifico esame di Stato.  Il DdL è stato infine approvato dalla Camera dei deputati il 23 giugno 2021 e trasmesso al Senato per la seconda lettura.  Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi.  Rendiamo ora disponibili una serie di documenti che possono essere una utile lettura per ricostruire l’iter del DdL intanto alla Camera dei deputati:  DdL C. 2751, prima versione del 27 ottobre 2020 e base di discussione nelle commissioni della Camera dei deputati; Relazione illustrativa degli emendamenti proposti dall’ASSURB il 30 aprile 2021; Articolato degli emendamenti proposti dall’ASSURB il 30 aprile 2021; DdL C. 2751-A, versione approvata dalle commissioni e trasmesse all’Assemblea il 18 giugno 2021; DdL C. 2751-A, versione approvata dalla Camera dei deputati e trasmessa al Senato della repubblica il 7 luglio 2021, dove è ora identificato dal numero S. 2305.

Come avevamo già scritto a dicembre 2020 in un nostro articolo qui sul sito web dell’ASSURB, attualmente è in discussione un disegno di legge (DdL) per rendere talune lauree — tra cui la nostra — abilitanti all’esercizio della professione, senza più sostenere un esame di Stato dopo la laurea.

Il DdL, di iniziativa governativa, era stato presentato alla Camera dei deputati il 27 ottobre 2020. Dopo un primo breve passaggio in Commissione Bilancio il 25 novembre, il vero esame nelle commissioni parlamentari è iniziato nella primavera 2021. Le commissioni Cultura e Giustizia — commissioni “referenti”, vale a dire quelle a cui è stato affidato il compito principale dell’esame — si sono riunite due volte ad aprile, limitandosi a decidere a quali soggetti portatori d’interesse chiedere specifici contributi scritti.

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Andrea Marçel Pidalà, “Alla ricerca dell’auto-sostenibilità”

Edito da FrancoAngeli nella collana Urbanistica. Sottotitolo: “Visioni e scenari per territorio e comunità”. Recensione di Alessandro Calzavara.  Definire cosa sia l’urbanistica appare (specialmente ai nostri giorni) una cosa ardua, perché parliamo di una merce rara, soffocata dalla produzione di piani che, per eterogenesi dei fini, diventano l’oggetto in cui il soggetto stesso svanisce. Si tratta di un meccanismo che si inquadra in quel processo di de-territorializzazione e ri-territorializzazione su cui A.M. Pidalà lavora nel suo “Alla ricerca dell’auto-sostenibilità – Visioni e scenari per territorio e comunità”, un meccanismo su cui sarebbe opportuna una più attenta riflessione. Come si comprende già dal titolo, si tratta di un lavoro complesso e composito, ricchissimo di materiali, valutazioni, riflessioni, con un importante apparato iconografico che (tutt’altro che di contorno) permette di cogliere l’importanza di una delle armi fondamentali della pianificazione, ovvero dello “schema” (termine che ha stessa radice etimologica di “sacro”), che è “forma” ma anche “dare forma”, all’interno di uno “spazio di rappresentazione” (che è altra definizione di “territorio”).  Il testo svolge il tema proposto in uno spazio definito (quello che l’autore definisce la “bioregione” dei Nebrodi), che però diventa universale approccio per le cosiddette “aree interne”, di cui molto si parla ma poco si comprende quale ruolo strategico esse abbiano nella costruzione di uno sviluppo (veramente sostenibile) culturale, sociale ed economico. Il testo non ha però un “tempo” definito. Non riguarda un piano od un progetto (“la dimensione fisico-spaziale che caratterizzava la pianificazione … è naturalmente stata assorbita e travolta da fatti nuovi ovvero da questioni molto più complesse del vivere urbano …”, afferma l’autore), ma un processo (in continua evoluzione) di interpretazione / gestione costituita da persone, tecnici, amministratori … tutti alla ricerca corale di un “posizionamento” di una comunità nell’ottica dell’auto-sostenibilità, raggiungibile solo con il pensiero / lavoro della comunità stessa: “… in un certo senso il planner diventa attivista, in alcuni casi social planner”. E Pidalà dimostra non solo di conoscere questi luoghi, ma anche di “condividerli”.  Una vera chicca alla fine del libro: una lunga conversazione dell’autore con Vittorio Gregotti.

Edito da FrancoAngeli nella collana Urbanistica. Sottotitolo: “Visioni e scenari per territorio e comunità”. Recensione di Alessandro Calzavara.

Definire cosa sia l’urbanistica appare (specialmente ai nostri giorni) una cosa ardua, perché parliamo di una merce rara, soffocata dalla produzione di piani che, per eterogenesi dei fini, diventano l’oggetto in cui il soggetto stesso svanisce. Si tratta di un meccanismo che si inquadra in quel processo di de-territorializzazione e ri-territorializzazione su cui A.M. Pidalà lavora nel suo “Alla ricerca dell’auto-sostenibilità – Visioni e scenari per territorio e comunità”, un meccanismo su cui sarebbe opportuna una più attenta riflessione. Come si comprende già dal titolo, si tratta di un lavoro complesso e composito, ricchissimo di materiali, valutazioni, riflessioni, con un importante apparato iconografico che (tutt’altro che di contorno) permette di cogliere l’importanza di una delle armi fondamentali della pianificazione, ovvero dello “schema” (termine che ha stessa radice etimologica di “sacro”), che è “forma” ma anche “dare forma”, all’interno di uno “spazio di rappresentazione” (che è altra definizione di “territorio”).

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