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Cinquantenario del DPR 1009/1970

Il 14 ottobre 1970 veniva sottoscritto dall’allora Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, il decreto n. 1009, che dava all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (oggi Università Iuav di Venezia) la possibilità di istituire il Corso di laurea in Urbanistica, il primo in Italia.  Su meno di una pagina e mezza della Gazzetta Ufficiale — compreso l’allegato con l’elenco delle materie — nasceva così formalmente nel nostro paese la professione di Urbanista.  Altre università sono seguite: Reggio Calabria nel 1974, Bari nel 1989 e poi tutte le altre.  È certamente una data e una ricorrenza da festeggiare.  Ma noi urbanisti — dal 2001 formalmente “pianificatori territoriali” — siamo anche molto preoccupati in questo cinquantenario dell’istituzione del nostro primo corso di laurea.  Siamo preoccupati perché il Consiglio nazionale dell’Ordine professionale che dovrebbe essere casa nostra e tutelare la nostra professione — l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori — sta portando avanti, pare con molta determinazione, un progetto di “riforma” (si veda il nostro articolo sull’argomento) che prevede addirittura l’abolizione della nostra professione e, con spirito belligerante tra professioni, l’usurpazione delle relative competenze da parte degli architetti.  È un’idea anacronistica, antistorica e contraria a tutto il dibattito scientifico-disciplinare in atto in Europa e nel mondo, che porterebbe le lancette dell’orologio indietro agli anni venti del secolo scorso.  Qui un documento storico straordinario della RAI del 1971, alla vigilia dell’effettiva attivazione dei corsi:  https://player.vimeo.com/video/113009751  Scarica il testo del decreto in PDF.

Il 14 ottobre 1970 veniva sottoscritto dall’allora Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, il decreto n. 1009, che dava all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (oggi Università Iuav di Venezia) la possibilità di istituire il Corso di laurea in Urbanistica, il primo in Italia.  Su meno di una pagina e mezza della Gazzetta Ufficiale — compreso l’allegato con l’elenco delle materie — nasceva così formalmente nel nostro paese la professione di Urbanista.  Altre università sono seguite: Reggio Calabria nel 1974, Bari nel 1989 e poi tutte le altre.

È certamente una data e una ricorrenza da festeggiare.  Ma noi urbanisti — dal 2001 formalmente “pianificatori territoriali” — siamo anche molto preoccupati in questo cinquantenario dell’istituzione del nostro primo corso di laurea.  Siamo preoccupati perché il Consiglio nazionale dell’Ordine professionale che dovrebbe essere casa nostra e tutelare la nostra professione — l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori — sta portando avanti, pare con molta determinazione, un progetto di “riforma” (si veda il nostro articolo sull’argomento) che prevede addirittura l’abolizione della nostra professione e, con spirito belligerante tra professioni, l’usurpazione delle relative competenze da parte degli architetti.  È un’idea anacronistica, antistorica e contraria a tutto il dibattito scientifico-disciplinare in atto in Europa e nel mondo, che porterebbe le lancette dell’orologio indietro agli anni venti del secolo scorso.

Qui un documento storico straordinario della RAI del 1971, alla vigilia dell’effettiva attivazione dei corsi:

https://player.vimeo.com/video/113009751


Scarica il testo del decreto in PDF.