"Grandi diseguaglianze crescono" - Report OXFAM Italia / ediz. on-line

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"GRANDI DISEGUAGLIANZE CRESCONO" - OXFAM Italia on-line - ISSUE BRIEFING /  Gennaio 2015

La ricchezza globale si sta sempre più concentrando nelle mani di una ristretta elite di ricchi individui che hanno generato e sostenuto i loro ingenti averi grazie ad interessi ed attività in alcuni importanti settori economici, tra i quali la finanza e il settore farmaceutico e sanitario. Le imprese appartenenti a questi settori spendono milioni di dollari all’anno per attività di lobby volte a favorire un ambiente politico che possa proteggere e rafforzare ulteriormente i loro interessi. Le più fruttuose attività di lobby negli Stati Uniti riguardano il bilancio e il fisco, ovvero gli ambiti di gestione delle risorse pubbliche che dovrebbero essere indirizzate a beneficio dell’intera popolazione, piuttosto che rispondere ad interessi di potenti lobby. 

Il Report Grandi disuguaglianze crescono, diffuso a livello globale da Oxfam alla vigilia del World Economic Forum in corso a Davos, descrive un tendenza in crescita, dove la ricchezza globale è asimmetricamente concentrata nelle mani di una élite composta dall’1% della popolazione globale, ed è basato sui migliori dati attualmente disponibili sulla distribuzione della ricchezza (elaborazione Credit Suisse). Il report rende un’immagine fedele dell’odierna disuguaglianza economica nel mondo, ripresa in più di un’occasione dal direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde e condivisa con i vertici della Banca d’Inghilterra. Un dato, più degli altri, appare incontrovertibile: l’elite economica composta dall’1% della popolazione mondiale detiene quasi metà della ricchezza globale. Grandi disuguaglianze crescono sta avendo un grande impatto nell’opinione pubblica mondiale e ha raccolto ampio e generale consenso nei media internazionali e nazionali. Alcuni tuttavia hanno mosso un’obiezione relativa al fatto che i dati su cui si basa l’analisi di Oxfam, tratti dal database di Credit Suisse, considerano la ricchezza netta (quindi la ricchezza di un individuo in beni finanziari e patrimoniali a cui vengono sottratti debiti e passività). Questo determina che individui indebitati, ma non per questo in ristrettezze economiche, abbiano una ricchezza negativa, collocandosi pertanto nel decile più povero della popolazione. Al contrario, individui che non posseggono pressoché nulla, ma non indebitati, possono essere collocati in decili un po’ più alti.