Anacronistica, antistorica, culturalmente inconsistente: irricevibile

L’ASSURB boccia senza mezzi termini la proposta di riforma degli architetti
Venezia, 20 marzo 2020. “Anacronistica, antistorica, culturalmente inconsistente, e per questo semplicemente irricevibile”. Con queste parole il CNU — Consiglio nazionale degli urbanisti — rigetta a nome di tutta l’associazione il testo della bozza di riforma della professione di architetto, inviata il 3 marzo scorso da parte del CNAPPC (Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori) ai consiglieri degli Ordini provinciali degli APPC.
La bozza prevede la soppressione tout-court della professione di pianificatore e di tutte le altre professioni attualmente organizzate all’interno dell’Ordine ad eccezione di quella dell’architetto senior, che avoca a sé in modo esclusivo tutte le competenze professionali finora riservate dal DPR 328/2001 a pianificatori territoriali, paesaggisti e conservatori dei beni architettonici e ambientali. In data odierna, l’ASSURB ha inviato al CNAPPC e a tutti i 105 Ordini provinciali la propria posizione ufficiale, che riportiamo qui di seguito.