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La nuova legge sul governo del territorio della Regione Sicilia: Un’altra vittoria per gli Urbanisti

di Giuseppe Claudio Vitale * e Daniele Rallo  **

A gennaio 2021 è stata approvata dalla Regione Sicilia una legge di adeguamento alla nuova legge urbanistica dell’agosto 2019. La legge ha preso la denominazione di “Intervento correttivo alla legge regionale 13 agosto 2020, n. 19 recante norme sul governo del territorio”.

L’intervento correttivo si era reso necessario in quanto a livello di Presidenza del Consiglio dei Ministri era stato presentato un ricorso alla Corte Costituzionale contro la Regione Siciliana per la declaratoria di illegittimità di una serie di articoli.

La Giunta regionale si è immediatamente adoperata per porre rimedio alla questione e aveva presentato un Disegno di Legge (DDL 911 del 18 dicembre 2020) su proposta dell’Assessore all’Ambiente e approvato dalla Giunta. A gennaio è stato approvato anche dall’Assemblea Regionale Siciliana e adesso dovrebbero decadere i motivi dell’impugnativa.

Approfittando del disegno di legge e con un grosso e tempestivo lavoro dell’ASSURB Siciliana, ed in modo particolare del referente regionale e componente CNU Nazionale, l’Urbanista Giuseppe Vitale, è stato introdotto un “correttivo” anche ad un articolo particolarmente interessante per gli Urbanisti – pianificatori territoriali.

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Delta del Po e Venezia candidati 2021 al Marchio del Patrimonio Europeo.

di Silvano Dalpasso

Il Parco Reg. Veneto del Delta del Po con Venezia è stato selezionato per rappresentare l'Italia, con il progetto "Ventotene" (Latina), alla candidatura del "Marchio del Patrimonio Europeo".

Il titolo del progetto, emblematico per il suo ambiente, è il seguente:

"Terre d'acqua, terre nell'acqua. Delta del Po e Venezia".

Il fatto che il Delta del Po veneto con Venezia possa rappresentare l'Italia in sede europea è già un grande successo sia per l'aspetto ambientale che per gli sviluppi, anche di carattere urbanistico, che esso  rappresenta a livello europeo. Esaltando infine, come scelta di campo, quanto già indicato fin dalla metà degli anni '80 dalla Facoltà di Urbanistica-PTU di Venezia in merito all'importanza prioritaria della "questione ambientale" nella pianificazione degli assetti territoriali.

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Monica Boschetti, “Condoni e Sanatorie”

Il libro, edito nel 2020 da Exeo e presentato nella edizione specializzata e specialistica diretta da Paolo Loro, si pone come testo fondamentale ad affrontare la problematica legata alla complessa vicenda dei cosiddetti condoni. Il primo condono è stato introdotto nella legislazione italiana nel lontano 1985 da parte del Governo Craxi con la legge firmata dall’allora ministro dei lavori pubblici Franco Nicolazzi, poi segretario del PSDI. Successivamente è stato confermato e riproposto dai governi Berlusconi nel 1994 e nel 2003.  La pratica del condono e della conseguente sanatoria è stata osteggiata in parte dalla cultura degli ordini professionali, soprattutto degli architetti, ma ciò non ha provocato un rifiuto e un rigetto professionale. Non vi è stato alcun caso di “obiezione di coscienza”. Anzi le pratiche dei condoni hanno favorito un certo lavoro degli studi professionali e hanno invaso gli uffici tecnici comunali. Prova ne è che le pratiche di condono sono state diverse milioni, tanto che gli enti locali hanno dovuto assumere personale a tempo determinato ovvero sub-appaltare il lavoro all’esterno. Le valanghe di ricorsi hanno intasato il lavoro d’ufficio. Va da sé che si è scatenata la logica interpretativa dei vari passaggi di legge, tipica pratica italiana, a favore di una o dell’altra tesi. In questo guazzabuglio si sono, ovviamente, moltiplicati i ricorsi e le sentenze ai vari livelli della giustizia amministrativa. E con il “condono paesaggistico” anche della giurisprudenza penale.  Il libro di Monica Boschetti cerca di fare il punto dello stato dell’arte all’oggi, perché la tematica comunque è sempre in costante evoluzione. Il testo prende in considerazione tutti i condoni che si sono succeduti negli anni. Con estrema precisione e in modo molto dettagliato ripercorre tutte le casistiche dando spazio a tutte le interpretazioni che si sono succedute nella giurisprudenza. Si sofferma inoltre sul condono in zona vincolata che è quello che ha trovato più difficoltà applicativa. Un capitolo è dedicato inoltre all’Accertamento di conformità che è la pratica essenziale da svolgere per gli uffici tecnici comunali. Il testo, nonostante la difficoltà del tema in esame, scorre molto bene e in modo chiaro e facilmente comprensibile. Diventa un testo basilare per progettisti e per tecnici comunali.  È possibile acquistare il libro online sul sito Internet dell'editore all’indirizzo https://www.exeo.it/Pubblicazioni/1689/condoni-e-sanatorie.aspx. Il prezzo di copertina è 20 euro.

Il libro, edito nel 2020 da Exeo e presentato nella edizione specializzata e specialistica diretta da Paolo Loro, si pone come testo fondamentale ad affrontare la problematica legata alla complessa vicenda dei cosiddetti condoni. Il primo condono è stato introdotto nella legislazione italiana nel lontano 1985 da parte del Governo Craxi con la legge firmata dall’allora ministro dei lavori pubblici Franco Nicolazzi, poi segretario del PSDI. Successivamente è stato confermato e riproposto dai governi Berlusconi nel 1994 e nel 2003.

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Piacenza – Procedura aperta per affidamento PUG

Piacenza, 29 dicembre 2020. Verso la riserva agli Urbanisti. Il comune di Piacenza ha indetto una gara per la redazione dello strumento urbanistico comunale: il Piano Urbanistico Generale (PUG). La parte interessante, per ASSURB, è la composizione del gruppo di lavoro richiesto. La figura del Pianificatore territoriale è nominata per tre volte (assieme ad architetti ed ingegneri):  a) per il Coordinamento del Gruppo, b) come Esperto del settore produttivo e terziario, c) come esperto in rigenerazione urbana.  Per l’esperto in materia ambientale il Pianificatore Territoriale è invece nominato come prima figura e unica all’interno dell’Ordine APPC. In secondo luogo è nominato l’ingegnere, il geologo, il biologo o l’agronomo. Ma per tutte le figure viene specificato “nei limiti e nel rispetto delle rispettive competenze professionali”. Ciò significa che l’unica figura che può fare il coordinamento è quella del Pianificatore Territoriale.  Il Bando esplicita la fonte di partenza per la scelta di tali esperti: il DPR 328/2001. La definizione del gruppo di lavoro fa chiaramente riferimento alla figura del Pianificatore Territoriale ancorché non in modo esclusivo o riservato. Mentre per la parte dell’esperto in materia ambientale l’unica figura che per il DPR 328/01 può coordinare oltre che redigere in autonomia la valutazione strategica è l’Urbanista. Come è stato decretato dalla Sentenza del TAR Toscana e come è stato ripreso e indicato dall’Ordine degli APPC in un apposito parere firmato dall’Ordine nazionale su richiesta dell’ordine di Pordenone.  Il richiamo al DPR è il frutto di una lunga battaglia che ASSURB sta portando avanti dal 2001, anno in cui è stato approvato. ASSURB si è sempre battuta affinchè il DPR fosse citato e applicato diffidando gli enti locali che non si “dimenticavano” di tale riferimento, addirittura non “accorgendosi” che l’ordine degli architetti originario della legge degli anni ’20 del secolo scorso era stato sostituito dall’attuale Ordine degli Architetti, dei Pianificatori Territoriali, dei Paesaggisti e dei Conservatori.  Il Bando non chiude però completamente il cerchio perché non distingue tra laureati vecchio ordinamento e laureati nuovo ordinamento. I primi possono esercitare la professione di urbanista per la legge pre-vigente. Infatti il DPR fa salvi i cd “diritti acquisiti”. I secondi quelli laureati dopo il 2001 invece possono esercitare la professione di urbanista solo se sono iscritti al Settore dei Pianificatori, cioè se hanno fatto e superato l’esame di Stato apposito come indicato dalla Costituzione. L’esame di Stato per pianificatore è infatti totalmente diverso da quello per architetto sia nelle prove scritte sia nella prova orale. Il pianificatore inoltre ha spesso anche partecipato ad un tirocinio durante il corso studiorum presso un ente locale o presso uno studio professionale. Speriamo che questa diversità sia colta dalla stazione appaltante e, soprattutto, dalla Commissione esaminatrice.  ESTRATTO  COMUNE DI PIACENZA Servizio Pianificazione Urbanistica e Ambientale  Procedura aperta per l’affidamento del servizio di redazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) del Comune di Piacenza  (…)  Il gruppo di lavoro che sarà costituito dal concorrente, dovrà comprendere almeno le seguenti professionalità:  Esperto in materia urbanistica – pianificazione territoriale, per il Coordinatore del gruppo di lavoro: Iscrizione (ai sensi degli artt. 2, 3, 15 e 45 del D.P.R. N° 328/2001) alla Sezione A, settori “Architetto” e settore “Pianificazione territoriale” dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori o alla sezione A, settore “Ingegneria civile e ambientale” dell’Ordine degli Ingegneri. Esperto in materia urbanistica – pianificazione territoriale, con particolare riguardo allo sviluppo e alla riqualificazione del sistema produttivo e terziario (può eventualmente identificarsi nella figura professionale di cui al precedente punto 1: Iscrizione (ai sensi degli artt. 2, 3, 15 e 45 del D.P.R. N° 328/2001) alla Sezione A, settori “Architetto” e settore “Pianificazione territoriale” dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori o alla sezione A, settore “Ingegneria civile e ambientale” dell’Ordine degli Ingegneri. Esperto in rigenerazione urbana: Iscrizione (ai sensi degli artt. 2, 3, 15 e 45 del D.P.R. N° 328/2001) alla Sezione A, settori “Architetto” e settore “Pianificazione territoriale” o alla Sezione B – Settore “Pianificazione” dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori o alla sezione A, settore “Ingegneria civile e ambientale” dell’Ordine degli Ingegneri. Esperto in materia paesaggistica: Iscrizione (ai sensi degli artt. 2, 3, 11 e 15 del D.P.R. N° 328/2001) alla Sezione A ovvero alla sezione B – Settore A “Agronomo e Forestale” dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali oppure alla Sezione A” – settore “Paesaggistica” dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Esperto in materia ambientale: Iscrizione (ai sensi degli artt. 2, 3, 15, 30, 40, 45 D.P.R. N° 328/2001 e dell’art. 1 e segg. della L. 152/1992) alla Sezione A, settore “Pianificazione territoriale” dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e/o alla Sezione A, dell’Ordine dei Biologi e/o alla Sezione A, dell’Ordine dei Geologi e/o alla sezione A, settore “Ingegneria civile e ambientale” e/o settore “Industriale” dell’Ordine degli Ingegneri e/o all’’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali; ognuno nei limiti e nel rispetto delle rispettive competenze professionali. (…)  Materiale:  Testo del disciplinare, da cui è tratto l’estratto riportato qui sopra; Pagina dedicata sul sito Internet del Comune di Piacenza con il bando, il disciplinare e tutto il materiale accessorio.

Piacenza, 29 dicembre 2020. Verso la riserva agli Urbanisti. Il comune di Piacenza ha indetto una gara per la redazione dello strumento urbanistico comunale: il Piano Urbanistico Generale (PUG). La parte interessante, per ASSURB, è la composizione del gruppo di lavoro richiesto. La figura del Pianificatore territoriale è nominata per tre volte (assieme ad architetti ed ingegneri):

a) per il Coordinamento del Gruppo,
b) come Esperto del settore produttivo e terziario,
c) come esperto in rigenerazione urbana.

Per l’esperto in materia ambientale il Pianificatore Territoriale è invece nominato come prima figura e unica all’interno dell’Ordine APPC. In secondo luogo è nominato l’ingegnere, il geologo, il biologo o l’agronomo. Ma per tutte le figure viene specificato “nei limiti e nel rispetto delle rispettive competenze professionali”. Ciò significa che l’unica figura che può fare il coordinamento è quella del Pianificatore Territoriale. La scadenza per la presentazione delle offerte è il 9 marzo 2021, ore 12:00.

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Villa Albrizzi-Franchetti: manifestazione d’interesse

Treviso, 12 gennaio 2021. Dopo l’accordo strategico tra la Provincia di Treviso e Fondazione Cassamarca, il 12 gennaio scorso è stato pubblicato l’Avviso Pubblico di Manifestazione di Interesse per garantire la conservazione e valorizzazione dello storico compendio. L’avviso prevede di inviare, entro il 28 febbraio 2021, le manifestazioni d’interesse per poi andare a lanciare il bando ufficiale.  Villa Albrizzi-Franchetti è stata la sede storica del primo Corso di laurea in Urbanistica d’Italia.  L’obiettivo dell’avviso è la miglior valorizzazione possibile di Villa Albrizzi-Franchetti, edificio storico che richiede costante manutenzione, ordinaria e straordinaria, richiesta anche dalla Sovrintendenza. Interventi dall’impatto economico non indifferente che, dato il momento storico, gli enti gestori non possono garantire al 100%.  Il progetto è quello di suddividere il valore stimato della villa e del suo parco in 27 quote paritarie dell’importo di 500.000 euro ciascuna, richiedendo ai soggetti pubblici e privati una prima manifestazione di interesse, non vincolante, per il relativo acquisto.  La titolarità delle quote darà diritto alla fruizione completa del compendio immobiliare, secondo un calendario di attività e iniziative concordate tra le parti di anno in anno. Si prevede un termine quinquennale per il pagamento delle quote, fermo l’obbligo degli acquirenti di versare, all’atto di aggiudicazione, una somma almeno di almeno 150.000 euro come quota da usufruire subito alla manutenzione e rigenerazione della Villa. La Provincia e la Fondazione si riservano di mantenere la proprietà di alcune quote.  La foto è tratta dal sito Internet del FAI – Fondo Ambiente Italiano nella sezione “I luoghi del cuore”. Alla pagina dedicata alla Villa Albrizzi-Franchetti possono essere consultate anche altre fotografie e una scheda illustrativa.  Per chi fosse interessato alla manifestazione d’interesse, sul sito Internet della Fondazione Cassamarca si trovano:  Comunicato stampa; Bando (disponibile anche nell’archivio ASSURB).

Treviso, 12 gennaio 2021. Dopo l’accordo strategico tra la Provincia di Treviso e Fondazione Cassamarca, il 12 gennaio scorso è stato pubblicato l’Avviso di Manifestazione di Interesse per garantire la conservazione e valorizzazione dello storico compendio. L’avviso prevede di inviare, entro il 28 febbraio 2021, le manifestazioni d’interesse per poi andare a lanciare il bando ufficiale.

Villa Albrizzi-Franchetti è stata la sede storica del primo Corso di laurea in Urbanistica d’Italia.

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